Nico Murri

LE TRE MADRI

“LE TRE MADRI” è una trittico di opere digitali ispirate alla figura della madre,
a metà tra la carne e lo spirito, tra il sacro ed il profano, collocate ai confini del tempo.
Ogni Madre è accompagnata da un breve racconto che ne descrive le peculiarità caratteriali.
Le Tre Madri sono  stampate su carta Modigliani in formato 30x40cm.
Contattami per maggiori informazioni.

 

“THE THREE MOTHERS” is a triptych of digital works inspired by the figure of the mother,
halfway between the flesh and the spirit, the sacred and the profane, located at the borders of time.
Each Mother is accompanied by a short story that describes her character peculiarities.
The Three Mothers are printed on Modigliani paper 30x40cm sized.

Please contact me for further information.

 

NEBULA - Le tre Madri ©Nico Murri 2022
NEBULA

Digital artwork

La prima è Nebula, la madre dei venti e delle polveri.
Volatile per natura, si predispone al dubbio
e tutto d’un tratto può cambiare idea.
Di gesti semplici e premurosa,
è lei che al mattino prepara il caffè
e che poi rimbocca coperte alla sera.
Dai mille talenti, ne dà quanto basta,
poiché s’imbarazza al tuo complimento
ed evita sempre con disinvoltura
il centro preciso delle attenzioni.
Presenza costante, è lei che sorveglia
su ogni respiro, sbadiglio e starnuto.
A volte s’infuoca e brucia ogni cosa,
ma è solo il suo modo per ricostruire.

CRIPTO - Le tre Madri ©Nico Murri 2022
CRIPTO

Digital artwork

La seconda è Cripto, la madre del bosco e della palude.
Schiva e silente, non dice ma allude.
Ribelle, nevrotica e sovversiva,
distrugge la regola e ne impone un’altra,
e lotta instancabile per ogni ingiustizia.
Se c’è non la vedi,
ma sai che ribolle nel fremito inquieto.
È la responsabile dei cambi d’umore,
e non c’è mai orgasmo se lei non lo vuole.
Si nutre di pioggia, di foglie autunnali
ed elenca a memoria i numeri primi.
Protegge l’istinto e le azioni insensate, e tutte le cose
che ad un primo sguardo
ci sembrano inutili e tali non sono.

MITÉRA

Digital artwork

La terza è Mitéra, la madre del gelo e del sottosuolo.
Ricorda il principio di tutte le cose
e di tutto quanto conosce la fine.
D’inverno la trovi davanti al braciere,
a raccontar storie d’amore e di guerra,
e se se le inventa non lo si può dire.
Concreta e solida per vocazione,
offre riparo e un rifugio sicuro
a chi in quel momento ha perso la strada,
a chi prima salpa e poi non approda.
Di lei non si dubita e se contraddetta,
gli occhi assottiglia e il suo sguardo pietrifica.
Possiede l’unguento per ogni ferita,
purezza infinita ha sotto il mantello.